Le PIZZE di InFusion
Una serata per sfornare inedite versioni veg
La voglia di pizza è nella bocca di tutti, basta il pensiero e già scende l'acquolina! Ma... una pizza vegana?? Venendo a mancare il connubio base pomodoro-mozzarella, sembra un controsenso; eppure... la pizza che proponiamo è il risultato di scelte accurate:
Buona per tanti motivi
Vegano non necessariamente vuol dire "sano". La nostra pizza è sana perché utilizziamo solo ingredienti di qualità, naturali, possibilmente autoprodotti e non "manipolati".
Vegana per fare una "coccola" a chi come noi sceglie un'alimentazione alternativa e a chi è curioso di provare gusti particolari.
Farina che vale un semplice impasto
Utilizziamo una "Tipo 2" di frumento biologico coltivato in Italia e macinato a pietra dal Mulino Marino, senza aggiunte di additivi chimici. La macinatura a pietra fa sì che vengano rispettati i valori nutrizionali del chicco.
L'impasto è semplice: farina, acqua, lievito di birra fresco (nella quantità massima di 1 grammo e mezzo per chilo di farina), sale integrale di Mothia e olio extravergine di oliva.
Impasti altamente digeribili
Soprattutto ci onoriamo di un pizzaiolo amante di impasti sopraffini e sapienti lievitazioni, fondamentali per restituire una pizza soffice e ben digeribile. Infatti la quantità ridottissima di lievito utilizzata fa sì che la doppia lievitazione richieda anche più di 24 ore. In questo lasso di tempo gli enzimi presenti nell'impasto hanno modo di scomporre gli amidi e le proteine della farina in zuccheri semplici e amminoacidi, rendendo il prodotto finale altamente digeribile e maggiormente gustoso.
La naturale bontà degli ingredienti
Utilizziamo prodotti di stagione, sempre biologici, assemblati con sapiente passione e con l'intento di proporre gusti particolari e possibilmente nuovi.
I "formaggi" vegani che utilizziamo sono maggiormente autoprodotti, talvolta acquistati, solo se prodotti con ingredienti naturali, biologici, non manipolati.
La cottura artegiana
Cuociamo la pizza ad alta temperatura (sopra i 400 gradi) per aumentare la sensazione di leggerezza dell'impasto, infatti le bollicine di lievitazione presenti nella pasta si espandono maggiormente a temperature più alte.
Vogliamo che la nostra pizza sia leggera per digeribilità e leggera anche sotto i denti.
E proprio per non sottoporlo alle alte temperature, preferiamo aggiungere il giro d'olio alla pizza soltanto dopo la cottura.
Un tempo diverso d'attesa
Avendo un piccolo forno portatile, riusciamo a sfornare una pizza per volta, e per questo consigliamo delle serate di degustazione, condividendo una pizza per volta al vostro tavolo. I ritmi sono un po' più lenti, ma permettono anche di lasciar tempo alla convivialità, agli incontri inattesi, alla gioia di stare insieme, per poi assaporare, pizza dopo pizza, i gusti e le emozioni sprigionate.
La Pizza baciata!
A volte, soprattutto d'inverno, al posto della cottura nel forno portatile, troverete una versione speciale in teglia, la pizza baciata, dall'impasto speciale e una farcitura doppiamente ricca!
Per questo anche le pizze di in•fusion fanno parte delle sperimentazioni vegastronomiche della nostra CucinaViva!
Buona per tanti motivi
Vegano non necessariamente vuol dire "sano". La nostra pizza è sana perché utilizziamo solo ingredienti di qualità, naturali, possibilmente autoprodotti e non "manipolati".
Vegana per fare una "coccola" a chi come noi sceglie un'alimentazione alternativa e a chi è curioso di provare gusti particolari.
Farina che vale un semplice impasto
Utilizziamo una "Tipo 2" di frumento biologico coltivato in Italia e macinato a pietra dal Mulino Marino, senza aggiunte di additivi chimici. La macinatura a pietra fa sì che vengano rispettati i valori nutrizionali del chicco.
L'impasto è semplice: farina, acqua, lievito di birra fresco (nella quantità massima di 1 grammo e mezzo per chilo di farina), sale integrale di Mothia e olio extravergine di oliva.
Impasti altamente digeribili
Soprattutto ci onoriamo di un pizzaiolo amante di impasti sopraffini e sapienti lievitazioni, fondamentali per restituire una pizza soffice e ben digeribile. Infatti la quantità ridottissima di lievito utilizzata fa sì che la doppia lievitazione richieda anche più di 24 ore. In questo lasso di tempo gli enzimi presenti nell'impasto hanno modo di scomporre gli amidi e le proteine della farina in zuccheri semplici e amminoacidi, rendendo il prodotto finale altamente digeribile e maggiormente gustoso.
La naturale bontà degli ingredienti
Utilizziamo prodotti di stagione, sempre biologici, assemblati con sapiente passione e con l'intento di proporre gusti particolari e possibilmente nuovi.
I "formaggi" vegani che utilizziamo sono maggiormente autoprodotti, talvolta acquistati, solo se prodotti con ingredienti naturali, biologici, non manipolati.
La cottura artegiana
Cuociamo la pizza ad alta temperatura (sopra i 400 gradi) per aumentare la sensazione di leggerezza dell'impasto, infatti le bollicine di lievitazione presenti nella pasta si espandono maggiormente a temperature più alte.
Vogliamo che la nostra pizza sia leggera per digeribilità e leggera anche sotto i denti.
E proprio per non sottoporlo alle alte temperature, preferiamo aggiungere il giro d'olio alla pizza soltanto dopo la cottura.
Un tempo diverso d'attesa
Avendo un piccolo forno portatile, riusciamo a sfornare una pizza per volta, e per questo consigliamo delle serate di degustazione, condividendo una pizza per volta al vostro tavolo. I ritmi sono un po' più lenti, ma permettono anche di lasciar tempo alla convivialità, agli incontri inattesi, alla gioia di stare insieme, per poi assaporare, pizza dopo pizza, i gusti e le emozioni sprigionate.
La Pizza baciata!
A volte, soprattutto d'inverno, al posto della cottura nel forno portatile, troverete una versione speciale in teglia, la pizza baciata, dall'impasto speciale e una farcitura doppiamente ricca!
Per questo anche le pizze di in•fusion fanno parte delle sperimentazioni vegastronomiche della nostra CucinaViva!
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Un esempio di proposte di pizze